Lecce – Si può raccontare ancora dopo trent’anni dalla sua scomparsa la storia intima e delicata di Patience Gray, la scrittrice britannica arrivata nel Salento negli anni ottanta dopo il suo lento peregrinare in giro per l’Europa al fianco del marito Normann Mommens. Scelsero il Salento la terra in cui fermarsi e vivere il loro ultimo quarto di secolo vicini, insieme e condividere l’amore per la pietra, la terra rossa, il mare, la vita semplice dei campi, la passione per le parole, la luce naturale sprigionata dalla terra di Salve, paesino del capo di Leuca, senza elettricità e senza clamore.
Immersa nelle campagne vi è ancora la masseria Spigolizzi, oggi abitata dal figlio Nicholas Gray e dalla moglie Maggie Armstrong. Restano i guardiani di una dimora e gli eredi di quel sogno di Patience e di Normann.
Lei orafa, scrittrice, cuoca, donna appassionata d’arte e di poesia; lui filosofo, pittore, scultore e contadino. Si continua a dire, parlare scrivere dei due artisti visionari per il loro contributo artistico e culturale. Una vita semplice raccontata attraverso le immagini, in un docufilm proiettato a Lecce ieri: “Sole, Luna e una piccola stella” del regista Ulrike Voswinckel, in occasione della presentazione de “Il talismano cretese” di Antonio Lupo (ed. Kurumuny), scrittore che ha voluto fermare i ricordi di un’amicizia tra le pagine del suo libro. Lo accompagna nel dialogo a due voci, Virginio Briatore che della masseria fu attivo frequentatore.
Una presentazione curata da Un Chimico On the Road di Monia Politi e dall’associazione Viadotti che, potremmo definire “dalla pietra alla pietra” per il luogo in cui è stata ospitata, Casa Quarta, uno scrigno di pietra nel cuore della città.
Nelle continue geometrie fra terra e pietra, emerge un racconto d’altri tempi che resta immortale, come le opere di Norman Mommens e di Patience Gray che fu sua musa ispiratrice. Le vite di due artisti fuori dal tempo, che appartengono alla nostra terra, che hanno esaltato la bellezza dei luoghi e il silenzio della campagna salentina più autentica, oggi purtroppo minacciata da un turismo scellerato.
Una vita semplice, contadina, condita da antichi odori mediterranei che Patience Gray amava scegliere con cura, preparare seguendo le antiche ricette della tradizione popolare salentina, oggi consegnate al tempo nel suo libro “Honey from a Weed” capolavoro che, per volontà dell’autrice non fu mai tradotto in italiano.
Come in tutte le storie che hanno fatto storia le anime di Norman e Patience restano legate ancora alla nostra terra, nel cimitero di Salve per sempre

Presentazione molto piacevole. Sarebbe interessante capire come due persone, due artisti siano stati attratti dalla nostra terra, così diversa e lontana dalla propria. Libro che origina riflessioni ed ammirazione.