Si celebra oggi, giovedì 29 maggio, la Giornata Nazionale dell’Operatore Socio Sanitario (Oss), data scelta per onorare il lavoro dei professionisti fondamentali nel sistema sanitario italiano. Lo scopo è di valorizzare il ruolo dell’Oss nel sistema sanitario, troppo spesso sottovalutato. Una ricorrenza che gli operatori socio sanitari, sentono fortemente .
La figura dell’ OSS ormai presente da oltre vent’anni nel settore sanitario, ospedaliero e da tempo anche domiciliare è sempre più un punto di riferimento. Essere OSS non è solo indossare una divisa, è soprattutto incarnare una missione fatta di etica ed empatia. Porgere il cuore, abbracciare ed accogliere, queste le parole chiave per chi decide di intraprendere questa professione, caratterizzata soprattutto da buona coscienza, scrive Rita Maggio, un’operatrice impegnato da più di un decennio nel settore: “In questo giorno più che mai, mi sento in dovere ed in diritto di sottolineare il grande impegno e sacrificio di chi come me, opera in contesti delicati come quello delle assistenze domiciliari. Entrare nella quotidianità di chi ti aspetta con un sorriso e occhi ricchi di speranza è probabilmente l’esperienza umana più impattante. Come sostiene la Valeria Gismondi, assistente sociale e coordinatore di servizi ADI/RSAA, ‘la professione dell’ OSS va oltre il mero supporto fisico il loro è un impegno etico e umano, preservando la dignità delle persone in momenti di maggiore difficoltà. La giornata di oggi sia dunque un momento per esprimere gratitudine per il loro impegno e la loro dedizione senza riserve’. A tutti miei colleghi – conclude nel suo appello, Rita Maggio – giungano i miei più cari auguri con l’auspicio che la nostra figura professionale possa avere ancor più riconoscimento nella scala gerarchica sanitaria e soprattutto maggiori diritti, per svolgere la nostra missione in totale sicurezza e armonia”.
Il 29 maggio la Giornata nazionale dell’operatore sociosanitario (Oss)
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