Piccoli problemi di potere

Se la vita fosse un fiume i suoi affluenti sarebbero senza ombra di dubbio piccole relazioni di potere che ne condizionerebbero la limpidezza ed il regolare flusso.

Ma come nascono e dove si inseriscono queste dinamiche di potere? Le forme che questo assume possono variare al variare della nostra percezione. Meglio, al variare degli oggetti che tendiamo ad analizzare. La trasformazione significativa che ha subìto questo concetto ed il suo concretizzarsi nella società ha inizio dal 1700.

È il caso del lungometraggio La favorita di Yorgos Lanthimos: in pieno XVIII secolo la regina Anna d’Inghilterra – troppo insicura per governare – lascia questo compito a Sarah Churchill, molto attratta dal potere, e attenta ad ogni sua dinamica.

Ancora il regista greco con Dogtooth descrive – al limite del grottesco – il ruolo del potere in famiglia tramite uno strumento fondamentale: il linguaggio.

Foucault, in Microfisica del potere traccia una linea guida per le dinamiche di potere in età contemporanea: i due poli sono i corpi degli individui ed il corpo popolazione. Da ciò deriva una società di individui e gruppi disciplinati attraverso le istituzioni che fanno capolino nella vita: la fabbrica, la caserma, la famiglia. Ecco che le istituzioni prima ed i corpi poi si intersecano indistricabilmente in giochi di potere che condizionano, volenti o nolenti, alcune dinamiche sociali.

È  sempre nella settima arte, che troviamo esempi magistrali di come il potere corrompa e complichi la vita in ognuno di noi.

Maestro del neorealismo Elio Petri con Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), La classe operaia va in paradiso (1971) e La proprietà non è più un furto (1972) affronta prima il potere istituzionale con la sua relativa opacità. La citazione di F. Kafka prima del finale può già illuminare: “Qualunque impressione faccia su di noi, egli è un servo della legge, quindi appartiene alla legge e sfugge al giudizio umano”. L’alienazione derivante dalla vita meccanica della fabbrica nel secondo ed infine un’analisi sulla proprietà e sul denaro nell’ultimo lungometraggio che compone il trittico del La trilogia della nevrosi.

Nel 2008 esce nelle sale cinematografiche uno dei capolavori di Sorrentino: Il Divo.

Toni Servillo diventa la maschera di Giulio Andreotti, dalla mancata elezione al Quirinale fino al processo per mafia. Un film drammatico sull’uomo che più di tutti incarna il potere oscuro italiano con un personaggio che si trasforma nel simbolo stesso del potere: “il potere logora chi non ce l’ha” il più celebre aforisma attribuitogli, presoin prestito forse da Talleyrand.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo cookie tecnici per garantire il corretto funzionamento del sito e migliorare la tua esperienza di navigazione. Non utilizziamo cookie per la profilazione o per raccogliere dati personali. Proseguendo nella navigazione, accetti l'uso di questi cookie. View more
Cookies settings
Accetta
Privacy & Cookie policy
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active

Privacy Policy

1. Introduzione

Benvenuto nel nostro sito web. La tua privacy è importante per noi. Questa Privacy Policy descrive come gestiamo i dati e le informazioni durante la tua navigazione sul nostro sito.

2. Dati Personali

Non raccogliamo né trattiamo dati personali degli utenti. Non utilizziamo form di contatto, registrazioni, newsletter o altre funzionalità che richiedono la fornitura di dati personali.

3. Cookie e Cache

Utilizziamo strumenti di cache per ottimizzare le prestazioni del sito. Questi strumenti possono salvare temporaneamente alcuni dati di navigazione sul tuo dispositivo, come le pagine visitate o i contenuti caricati, ma non contengono informazioni personali identificabili.

Cookie Tecnici

  • Utilizziamo cookie tecnici per migliorare la tua esperienza di navigazione. Questi cookie non richiedono il tuo consenso, poiché sono essenziali per il funzionamento del sito.

Disabilitazione dei Cookie

Puoi configurare il tuo browser per rifiutare o eliminare i cookie. Tuttavia, alcune funzionalità del sito potrebbero non funzionare correttamente.

4. Dati di Navigazione

Quando visiti il nostro sito, alcuni dati tecnici possono essere raccolti automaticamente dai server, come:
  • Indirizzo IP
  • Tipo di browser
  • Data e ora della visita
  • Pagine visitate
Questi dati sono raccolti esclusivamente per finalità di sicurezza, monitoraggio delle prestazioni del sito e prevenzione di abusi. Non vengono utilizzati per identificare l’utente.

5. Collegamenti a Siti Esterni

Il nostro sito potrebbe contenere collegamenti a siti web di terze parti. Non siamo responsabili per le pratiche di privacy o il contenuto di tali siti. Ti consigliamo di leggere le loro politiche sulla privacy.

6. Sicurezza

Adottiamo misure tecniche per garantire la sicurezza delle informazioni raccolte automaticamente, limitando al minimo i rischi di accesso non autorizzato, perdita o alterazione.

7. Modifiche alla Privacy Policy

Ci riserviamo il diritto di aggiornare questa Privacy Policy in qualsiasi momento. Ti invitiamo a controllare periodicamente questa pagina per eventuali modifiche.

8. Contatti

Per ulteriori informazioni, puoi contattarci all’indirizzo email: [info@paisemiu.it].
Save settings
Cookies settings