Conferenza “Sorry…I am a Gipsy”, le dichiarazioni dell’Assessore provinciale D’Antini e del presidente dell’associazione CSPRom

Conf. GipsyLecce – Come previsto, il 19 aprile, presso l’Open Space di Piazza S.Oronzo si è tenuta la conferenza “Sorry I am a Gipsy”, organizzata e coordinata dalla Dott.ssa Sara Petito (Work in Progress), durante la quale si sono confrontati su temi di immigrazione e integrazione, l’Assessore provinciale alle Politiche Sociali Filomena D’Antini, il Presidente dell’Associazione CSP (Campo Sosta Panareo) Rom, Benfik Toska.

Dopo aver salutato gli ospiti e aver espresso dispiacere per l’assenza di un rappresentante comunale, la Dott.ssa Petito ha introdotto il progetto in lingua italiana e, per consentire ai partecipanti di sette nazioni diverse di poter assistere, ha dato il via alla proiezione della traduzione in lingua inglese, dando modo a tutti di respirare un’aria interculturale sin da subito:

“Questo progetto vede a confronto ben sette culture diverse su uno stesso argomento. Insieme i partecipanti daranno vita a 3 workshop, tra questi il giornale: un questionario per i cittadini salentini di tutte le età, per capire le loro opinioni riguardo i Rom e alla loro cultura”. 

La Dott.ssa Petito ha subito dopo chiesto al Presidente Toska, di parlare delle sue speranze per il futuro:

Vorrei che un giorno nessuno di loro sia costretto a vivere in quel campo, io sono stato eletto democraticamente da coloro che vivono al campo, siamo molto uniti, ma vivere li non è semplice per niente, non è nemmeno facile da immaginare. Vorrei che loro potessero vivere in una casa vera, magari a Lecce, ma se non sarà possibile, vorrei che il campo si trasformasse in una casa per tutti loro.

L’Ass. D’Antini è intervenuta proprio a proposito di tali speranze:

Lecce è definita  e riconosciuta come la città dell’accoglienza. C’è un bel rapporto con gli immigrati extracomunitari e non. Il campo sosta Panareo è li da ben 30 anni e tutti i e tutti i ragazzi ormai frequentano le nostre scuole. In questo periodo la nostra nazione affronta un periodo di grande crisi economica e ci si può dedicare poco all’infrastrutturazione. I fondi giunti dall’UE saranno destinati alla costruzione di alcune unità familiari al Campo Sosta Panareo, ma stiamo parlando di famiglie davvero numerose…

Toska ha chiuso il dibattito ringraziando l’organizzazione per aver avuto l’occasione di conoscere l’Assessore D’Antini:

È  sempre importante conoscere e farsi conoscere. Noi Rom del campo siamo molto conosciuti sul territorio, soprattutto perché i nostri ragazzi giocano a calcio con gli italiani e questo gli da modo di farsi conoscere. Se qualcuno vuole conoscerci, a mio parere, dovrebbero mettere piede nel campo, conoscerci di persona, uno ad uno, solo così si può parlare di fratellanza, solo così si può parlare di abbattimento delle barriere.

A conferenza ultimata abbiamo chiesto a Katia Balivo, Sociologa e Mediatrice Linguistico-Culturale, in che modo ci si avvicina al monitoraggio dell’immigrazione e cosa bisogna fare per far cambiare le cose in materia di integrazione.

Ho iniziato il mio percorso assieme al Professore di Sociologia delle Migrazioni, Gigi Perrone, presso l’ex OPI (Osservatorio Provinciale Immigrazione), oggi ICISMI.

Bisogna investire sulla formazione professionalizzante dei giovani. Saranno loro la prossima società. Io, Alessandra Cataldo, Ester Stefano, Tina Saljaj (quest’ultima una ragazza Rom) abbiamo vinto il Bando Regionale 2012 di Bollenti Spiriti “Principi Attivi”, avremo quindi le risorse per un progetto di inclusione scolastica all’interno della scuola primaria, partendo quindi da chi ha maggiori speranza di inclusione sociale: i  bambini del campo.

Inoltre è già attivo da un anno un Tavolo Istituzionale presso la Prefettura di Lecce a cui parteciperanno tutte le istituzioni e le associazioni del terzo settore interessate al fenomeno Rom.

Usciti dall’Open Space, 35 giovani provenienti da 7 nazioni hanno cantato la canzone di John Lennon Imagine, mostrando ai passanti il loro messaggio su grandi cartelli in tutte le lingue: Io ho un sogno, e tu? Unisciti a noi!

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Conferenza “Sorry…I am a Gipsy”, le dichiarazioni dell’Assessore provinciale D’Antini e del presidente dell’associazione CSPRom

Conf. GipsyLecce – Come previsto, il 19 aprile, presso l’Open Space di Piazza S.Oronzo si è tenuta la conferenza “Sorry I am a Gipsy”, organizzata e coordinata dalla Dott.ssa Sara Petito (Work in Progress), durante la quale si sono confrontati su temi di immigrazione e integrazione, l’Assessore provinciale alle Politiche Sociali Filomena D’Antini, il Presidente dell’Associazione CSP (Campo Sosta Panareo) Rom, Benfik Toska.

Dopo aver salutato gli ospiti e aver espresso dispiacere per l’assenza di un rappresentante comunale, la Dott.ssa Petito ha introdotto il progetto in lingua italiana e, per consentire ai partecipanti di sette nazioni diverse di poter assistere, ha dato il via alla proiezione della traduzione in lingua inglese, dando modo a tutti di respirare un’aria interculturale sin da subito:

“Questo progetto vede a confronto ben sette culture diverse su uno stesso argomento. Insieme i partecipanti daranno vita a 3 workshop, tra questi il giornale: un questionario per i cittadini salentini di tutte le età, per capire le loro opinioni riguardo i Rom e alla loro cultura”. 

La Dott.ssa Petito ha subito dopo chiesto al Presidente Toska, di parlare delle sue speranze per il futuro:

Vorrei che un giorno nessuno di loro sia costretto a vivere in quel campo, io sono stato eletto democraticamente da coloro che vivono al campo, siamo molto uniti, ma vivere li non è semplice per niente, non è nemmeno facile da immaginare. Vorrei che loro potessero vivere in una casa vera, magari a Lecce, ma se non sarà possibile, vorrei che il campo si trasformasse in una casa per tutti loro.

L’Ass. D’Antini è intervenuta proprio a proposito di tali speranze:

Lecce è definita  e riconosciuta come la città dell’accoglienza. C’è un bel rapporto con gli immigrati extracomunitari e non. Il campo sosta Panareo è li da ben 30 anni e tutti i e tutti i ragazzi ormai frequentano le nostre scuole. In questo periodo la nostra nazione affronta un periodo di grande crisi economica e ci si può dedicare poco all’infrastrutturazione. I fondi giunti dall’UE saranno destinati alla costruzione di alcune unità familiari al Campo Sosta Panareo, ma stiamo parlando di famiglie davvero numerose…

Toska ha chiuso il dibattito ringraziando l’organizzazione per aver avuto l’occasione di conoscere l’Assessore D’Antini:

È  sempre importante conoscere e farsi conoscere. Noi Rom del campo siamo molto conosciuti sul territorio, soprattutto perché i nostri ragazzi giocano a calcio con gli italiani e questo gli da modo di farsi conoscere. Se qualcuno vuole conoscerci, a mio parere, dovrebbero mettere piede nel campo, conoscerci di persona, uno ad uno, solo così si può parlare di fratellanza, solo così si può parlare di abbattimento delle barriere.

A conferenza ultimata abbiamo chiesto a Katia Balivo, Sociologa e Mediatrice Linguistico-Culturale, in che modo ci si avvicina al monitoraggio dell’immigrazione e cosa bisogna fare per far cambiare le cose in materia di integrazione.

Ho iniziato il mio percorso assieme al Professore di Sociologia delle Migrazioni, Gigi Perrone, presso l’ex OPI (Osservatorio Provinciale Immigrazione), oggi ICISMI.

Bisogna investire sulla formazione professionalizzante dei giovani. Saranno loro la prossima società. Io, Alessandra Cataldo, Ester Stefano, Tina Saljaj (quest’ultima una ragazza Rom) abbiamo vinto il Bando Regionale 2012 di Bollenti Spiriti “Principi Attivi”, avremo quindi le risorse per un progetto di inclusione scolastica all’interno della scuola primaria, partendo quindi da chi ha maggiori speranza di inclusione sociale: i  bambini del campo.

Inoltre è già attivo da un anno un Tavolo Istituzionale presso la Prefettura di Lecce a cui parteciperanno tutte le istituzioni e le associazioni del terzo settore interessate al fenomeno Rom.

Usciti dall’Open Space, 35 giovani provenienti da 7 nazioni hanno cantato la canzone di John Lennon Imagine, mostrando ai passanti il loro messaggio su grandi cartelli in tutte le lingue: Io ho un sogno, e tu? Unisciti a noi!

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