Concorso salentino delle metal band, conclusa la terza tappa

Squinzano (Le) – Siamo al giro di boa del SALENTO METAL CONTEST 2013. Venerdì 22 marzo 2013 si è infatti svolta la terza tappa live del concorso musicale salentino dedicato alle metal band d’Italia, evento organizzato dalla Cold Flames. Presentatore delle band sul palcoscenico dell’ISTANBUL CAFE’ di Squinzano (LE), l’ormai collaudato Luca NICOLI’, musicista e  presidentedel C.A.I. (Consorzio Artisti Indipendenti).

Come di consuetudine, si sono alternate sul palco dell’Istanbul quattro band. Iniziano gli ELEIM, heavy metal band da Prato. Sono in quattro, nella classica formazione chitarra, basso, voce e batteria. Tutti molto giovani, hanno palesato sul palco un bel “tiro” con il loro  sound essenziale, asciutto, senza fronzoli ma comunque efficace. Quadrati e solidi, ci hanno ricordato, per certi versi, i torinesi LINEA 77, con i loro testi ma soprattutto con il cantato in italiano in screaming vocal.  Molto bene la sezione ritmica che ha conferito autorevolezza al suono generale della band. Ci sono piaciuti gli ELEIM, bravi!

Poi è toccato ai DREKERthrash metalband nostrana, con il loro seguito di affezionatissimi followers che cantano urlano e si dimenano tra il pubblico dell’Istanbul.

Thrash metal old school per loro, potente selvaggio, irriverente. Ci piacciono subito, per lo spirito con cui sono saliti sul palco. Si divertono e non lo nascondono affatto. Tecnicamente non fanno una piega. Entrambi i chitarristi giovani ma molto tecnici, viaggiano come su binari, alternandosi tra riff ed assoli. Il basso ricalca i riff delle chitarre alla perfezione, conferendo ulteriore corpo al sound generale della band che risulta d’impatto, grazie  anche ad un’ottima e precisa batteria. Il cantante ci mette l’anima e si vede, impegnandosi in screaming vocals checoinvolgono il pubblico. Un’ottima performance live! 

Salgono sul palco gli HUMAN DEVASTATION, band barese che propone il genere death metal. Per la verità avremmo voluto prestare maggiore orecchio alla band ma l’intera scena è stata rapita dal cantante. Si spoglia dalle vesti di bravo ragazzo che fino a quel momento aveva indossato nel backstage per lasciare il posto ad un’altra entità che, impossessatasi del suo corpo, lo scaraventa sul palco dell’Istanbul come un ossesso. Sguardo spiritato, fisico massiccio che si palesa dal corpetto in pelle, inizia a scuotere la testa e a dimenarsi come un posseduto. Sulle prime, temiamo per la nostra incolumità ma poi, complice il cavo relativamente corto del microfono, lo osserviamo mentre abbraccia e canta con i metallers più prossimi al palco, per poi scomparire e, poco dopo,  rientrare dalla porta principale del locale. Stringe la mano a tutti, risale sullo stage, si inginocchia, si rialza ed inizia ad ondeggiare in  preda ad un rito voodoo.  

La band, due chitarre basso e batteria, fa il suo lavoro, incurante di quello che sta succedendo. Il bassista temendo anch’egli per la sua incolumità si è attrezzato con un elmetto militare da marines . Il clima è surreale e tra armonici artificiali, riff di chitarre, cambi di tempo e growl  del cantante, assistiamo ad uno spettacolo nello spettacolo! Che dire: bizzarri!!!

Chiudono la pazza serata dell’Istanbul  i BLACK MOTEL SIX,  Alternative Groove Metalband  direttamente dalla capitale.  

Trasudano professionalità già dalle prime note. Perfetti in tutto, senza una sbavatura. Esecuzione da manuale. Il loro sound è corposo, potente e carico di groove. Il cantante è ispirato e, dal modo di cantare, capiamo  che la figura di Phil Anselmo lo ha influenzato artisticamente, in maniera del tuttopositiva.

Sono in cinque nella classica formazione a due chitarre, basso e batteria. Il pubblico li apprezza da subito e sembra come rapito dal loro suono. Ottimi nei brani più adrenalinici, altrettanto suggestivi nei momenti più “calmi” ed intimisti.

Ad avviso di chi scrive la band è già pronta e meriterebbe i giusti spazi per l’affermazione professionale, sia a livello europeo che d’oltreoceano. Una menzione particolare al batterista ed al suo assolo nel brano finale: impressionante per potenza e rigorosità di esecuzione! Chapeau!!!     

Le luci del palco si spengono sul DAY THREE  del Salento Metal Contest 2013. Impeccabile, come d’abitudine, l’organizzazione dell’evento da parte della Cold Flames, sotto l’egida del  C.A.I. (Consorzio Artisti Indipendenti).

Il prossimo appuntamento è per venerdì 29 marzo 2013, ore 22,00, sempre all’Istanbul Cafè di Squinzano, per la quarta tappa del contest.

Horns Up

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Concorso salentino delle metal band, conclusa la terza tappa

Squinzano (Le) – Siamo al giro di boa del SALENTO METAL CONTEST 2013. Venerdì 22 marzo 2013 si è infatti svolta la terza tappa live del concorso musicale salentino dedicato alle metal band d’Italia, evento organizzato dalla Cold Flames. Presentatore delle band sul palcoscenico dell’ISTANBUL CAFE’ di Squinzano (LE), l’ormai collaudato Luca NICOLI’, musicista e  presidentedel C.A.I. (Consorzio Artisti Indipendenti).

Come di consuetudine, si sono alternate sul palco dell’Istanbul quattro band. Iniziano gli ELEIM, heavy metal band da Prato. Sono in quattro, nella classica formazione chitarra, basso, voce e batteria. Tutti molto giovani, hanno palesato sul palco un bel “tiro” con il loro  sound essenziale, asciutto, senza fronzoli ma comunque efficace. Quadrati e solidi, ci hanno ricordato, per certi versi, i torinesi LINEA 77, con i loro testi ma soprattutto con il cantato in italiano in screaming vocal.  Molto bene la sezione ritmica che ha conferito autorevolezza al suono generale della band. Ci sono piaciuti gli ELEIM, bravi!

Poi è toccato ai DREKERthrash metalband nostrana, con il loro seguito di affezionatissimi followers che cantano urlano e si dimenano tra il pubblico dell’Istanbul.

Thrash metal old school per loro, potente selvaggio, irriverente. Ci piacciono subito, per lo spirito con cui sono saliti sul palco. Si divertono e non lo nascondono affatto. Tecnicamente non fanno una piega. Entrambi i chitarristi giovani ma molto tecnici, viaggiano come su binari, alternandosi tra riff ed assoli. Il basso ricalca i riff delle chitarre alla perfezione, conferendo ulteriore corpo al sound generale della band che risulta d’impatto, grazie  anche ad un’ottima e precisa batteria. Il cantante ci mette l’anima e si vede, impegnandosi in screaming vocals checoinvolgono il pubblico. Un’ottima performance live! 

Salgono sul palco gli HUMAN DEVASTATION, band barese che propone il genere death metal. Per la verità avremmo voluto prestare maggiore orecchio alla band ma l’intera scena è stata rapita dal cantante. Si spoglia dalle vesti di bravo ragazzo che fino a quel momento aveva indossato nel backstage per lasciare il posto ad un’altra entità che, impossessatasi del suo corpo, lo scaraventa sul palco dell’Istanbul come un ossesso. Sguardo spiritato, fisico massiccio che si palesa dal corpetto in pelle, inizia a scuotere la testa e a dimenarsi come un posseduto. Sulle prime, temiamo per la nostra incolumità ma poi, complice il cavo relativamente corto del microfono, lo osserviamo mentre abbraccia e canta con i metallers più prossimi al palco, per poi scomparire e, poco dopo,  rientrare dalla porta principale del locale. Stringe la mano a tutti, risale sullo stage, si inginocchia, si rialza ed inizia ad ondeggiare in  preda ad un rito voodoo.  

La band, due chitarre basso e batteria, fa il suo lavoro, incurante di quello che sta succedendo. Il bassista temendo anch’egli per la sua incolumità si è attrezzato con un elmetto militare da marines . Il clima è surreale e tra armonici artificiali, riff di chitarre, cambi di tempo e growl  del cantante, assistiamo ad uno spettacolo nello spettacolo! Che dire: bizzarri!!!

Chiudono la pazza serata dell’Istanbul  i BLACK MOTEL SIX,  Alternative Groove Metalband  direttamente dalla capitale.  

Trasudano professionalità già dalle prime note. Perfetti in tutto, senza una sbavatura. Esecuzione da manuale. Il loro sound è corposo, potente e carico di groove. Il cantante è ispirato e, dal modo di cantare, capiamo  che la figura di Phil Anselmo lo ha influenzato artisticamente, in maniera del tuttopositiva.

Sono in cinque nella classica formazione a due chitarre, basso e batteria. Il pubblico li apprezza da subito e sembra come rapito dal loro suono. Ottimi nei brani più adrenalinici, altrettanto suggestivi nei momenti più “calmi” ed intimisti.

Ad avviso di chi scrive la band è già pronta e meriterebbe i giusti spazi per l’affermazione professionale, sia a livello europeo che d’oltreoceano. Una menzione particolare al batterista ed al suo assolo nel brano finale: impressionante per potenza e rigorosità di esecuzione! Chapeau!!!     

Le luci del palco si spengono sul DAY THREE  del Salento Metal Contest 2013. Impeccabile, come d’abitudine, l’organizzazione dell’evento da parte della Cold Flames, sotto l’egida del  C.A.I. (Consorzio Artisti Indipendenti).

Il prossimo appuntamento è per venerdì 29 marzo 2013, ore 22,00, sempre all’Istanbul Cafè di Squinzano, per la quarta tappa del contest.

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