Respirare la stessa aria è “contagioso” secondo i dettami della psicologia e non solo: a volte può essere perfino deleterio se respiriamo un’aria poco salubre. E’ il tema affrontato in dettaglio da Pino Colelli, consulente in sistemi di purificazione dell’aria e dell’acqua nella rubrica settimanale di approfondimento “Mi curo di te”, a cura di Antonio Soleti e trasmessa da Radio Portalecce e Radio One.
La puntata del 15 maggio ha riguardato sempre l’aspetto sanitario che ha a che fare con il rapporto fra la persona e l’ambiente vitale. Attualmente, tra febbre da fieno e polline, l’aria respirata riveste un’importanza sempre maggiore, basta pensare al passato lockdown che ha imposto condotte coatte attraverso rimedi discutibili, vedi l’uso delle mascherine e le restrizioni in assoluto dei contatti umani. Ad oggi si può dire che fanno capolino, come chiosa Colelli, alcune apparecchiature di nuova generazione che purificano l’aria e sanificano acqua e ambienti, un lavoro supervisionato da una costituenda rete di consulenti che offrono la propria prestazione in modalità gratuita. Ciò promette la diffusione di aria debatterizzata, l’annientamento della presenza di muffe e la distruzione degli acari. Alla legittima domanda di Soleti “come ossigenare?” Colelli risponde segnalando alcune macchine dotate di sistemi di sicurezza, quali sono i Raggi UV che non comportano alcuna manutenzione e che agiscono 24 ore su 24.
L’altra soluzione sarebbe rappresentata dall’utilizzo dell’ozono prodotto in laboratorio, antagonista di funghi e nemici del gas che prende il nome dal chimico Schonbein, impiegato anche nell’acqua. A seguire questo miracolo benefico è sufficiente chiudere la porta al mattino per tutto il tempo che si aggira tra i 15/20 minuti, ozonizzando una volta al mese. Incredibile pensare all’uso che se ne può fare, allargato pure ad un nuovo funzionamento della lavatrice con acqua fredda ozonizzata in sostituzione di detergenti, apportando perdipiù risparmio energetico e un notevole calo calcareo.
Ancora, a detta dell’ospite del Format, anche negli studi medici, nelle sale operatorie e nelle scuole dovrebbero attrezzarsi di questi strumenti postmoderni in via di divulgazione. Un mutamento che decreta l’addio ai detersivi utilizzati normalmente per la pulizia di forni e sanitari, e per ovviare all’assorbimento di germi e microbi che si annidano nelle case, primi imputati dell’inquinamento a occhio nudo invisibile. Per la sanificazione dell’aria e dell’ acqua si può fare uso di questi dispositivi economicamente accessibili e convenienti altresì per qualunque esigenza che ne renda necessaria l’applicazione. E’ la soluzione per disinfestare necessaria in seguito alla deforestazione dell’aria e per porre fine all’abitudine di adoperare pesticidi e deodoranti particolari indoor e outdoor? Non è molto ma è già qualcosa.