L’attaccamento al borgo natio non solo come luogo fisico ma anche come sintesi di identità è il filo rosso del romanzo “Circostanza volle” di Raffaella Scorrano, recentemente edito da storie di libri. Il lavoro è stato presentato il 30 agosto a Gallipoli, nella Casa degli artisti , dalla giornalista e scrittrice Valentina Perrone.
L’opera della scrittrice salentina è un romanzo filosofico il cui titolo indica l’influenza delle circostanze sul percorso esistenziale di ciascun essere umano. Infatti la protagonista, Matilde, abbandonato il borgo dove è cresciuta, si imbatte in situazioni che la inducono a riflettere. E si pone dunque interrogativi filosofici. Di qui la riflessione, posta da Raffaella Scorrano durante la presentazione, sulla necessità di riabilitare la filosofia nelle comunità. Matilde dunque sfrutta talune circostanze per comprendere la micro-missione di ogni individuo. La protagonista torna nel borgo, inteso questo come il luogo dell’anima per antonomasia, con il quale l’individuo si ritrova in sintonia emotiva e addirittura sensoriale. Il borgo diventa il trait d’union tra terra e cielo. Emblema di questa unione sono gli alberi, elementi molto amati dalla protagonista del libro. Matilde torna nel “borgo dei nonni” per impegnarsi a favore del suo luogo natio, quindi dal libro “Circostanze volle” emerge anche il senso di comunità.
Si innesta nella riflessione dell’autrice il tema dello spopolamento dei borghi, oltre a quello dell’attaccamento alle radici. Sarebbe, questa, dunque la meta di ciascun percorso umano, secondo la scrittrice salentina. La presentazione del libro di Raffaella Scorrano si è svolta in un contesto impreziosito dai quadri di Giorgio De Cesario nella rassegna “Conceptual Pop Art”.
Una serata piacevole dedicata ad un romanzo che l’autrice ritiene adatto a tutti.
Francesca Giannelli