Il concerto di Capodanno tra storia e tradizione

Chi non ha ancora avuto occasione di visitare Vienna, alla prima occasione, non si lasci sfuggire una visita alla sala del Musikverein ovvero la Goldener Saal o sala d’oro. L’esterno è concepito in stile neogreco, mentre l’interno è costituito da uno spazio rettangolare con un ballatoio, una balaustra scolpita e sostenuta da cariatidi dorate. Con i suoi 1745 posti a sedere e ca. 300 in piedi il 1 gennaio di ogni anno si può assistere al Concerto di Capodanno. Ad impreziosire ulteriormente la sala troviamo un soffitto a cassettoni a sua volta dorato e dipinto dal quale scendono dieci lampadari ed un organo a canne che sostituisce quello antico del 1872. È un luogo che parla di bellezza ed è la sede principale dei celeberrimi Wiener Philharmoniker.

Ecco che anche quest’anno, tra i tanti concerti in tutto il nostro Paese come quello trasmesso per televisione dalla Fenice di Venezia o da Potenza e i tantissimi nelle diverse piazze italiane, quello trasmesso in mondovisione da Vienna torna a farci sognare.  È possibile seguire il concerto su Rai 2 il 1 gennaio alle 13,30 dopo quello trasmesso dalla Fenice.

Com’è noto, il cliché è sempre lo stesso. Il programma, diviso in due parti, è costituito prevalentemente da musiche della famiglia Strauss concludendosi con una serie di bis tra cui An der schönen blauen Donau e la Radetzky-Marsch di Johann Strauss padre, accompagnata dal battito di mani del pubblico presente in sala che si unisce all’orchestra.

La particolarità dell’evento invita a qualche breve riflessione e curiosità. Il 1 gennaio 1941 i Wiener Philharmoniker eseguono per la prima volta il concerto di Capodanno, reso ancor più amato dal pubblico di ogni paese da Willi Boskovsky, direttore dal 1955 al 1979. Il fatto di essere un’orchestra indipendente che si regge sul parere dei singoli componenti, costituisce, nel panorama internazionale, un dato molto singolare. Nata grazie al compositore e direttore d’orchestra Carl Otto Nicolai (post 1842) ancora oggi essa rappresenta una delle più prestigiose orchestre del mondo ospitando tra le più importanti bacchette anche illustri direttori italiani come Toscanini, Giulini, Abbado, Sinopoli, Muti e altri ancora. L’orchestra vanta anche un primato, almeno fino al 1997 non ha annoverato professori d’orchestra donne in pianta stabile.  Proprio in quell’anno l’arpista Anna Lelkes, dopo una lunga militanza, diventa componente effettiva dell’orchestra aprendo così la strada ad altre sue colleghe e nel 2005 l’australiana Simone Young è la prima donna a dirigere i Wiener Philharmoniker.

Ma, com’è noto, il tempo muta ogni cosa e così anche lo stesso programma di quest’anno, se non stupirà per le novità (150 anni dell’inaugurazione del Musikverein e il 250esimo della nascita di Beethoven) farà sicuramente discutere per il ripristino della Radetzky-Marsch in quanto è stato deciso di ritornare all’esecuzione della versione originale scritta da Strauss padre (1848) e non più la versione arrangiata nel 1914 da Leopold Weninger, compositore poi simpatizzante del partito nazista.

E, come da tradizione, dicono in coro i Wiener, Prosit Neujahr!

https://www.youtube.com/watch?v=CAXpWiJU1Y8

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo cookie tecnici per garantire il corretto funzionamento del sito e migliorare la tua esperienza di navigazione. Non utilizziamo cookie per la profilazione o per raccogliere dati personali. Proseguendo nella navigazione, accetti l'uso di questi cookie. View more
Cookies settings
Accetta
Privacy & Cookie policy
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active

Privacy Policy

1. Introduzione

Benvenuto nel nostro sito web. La tua privacy è importante per noi. Questa Privacy Policy descrive come gestiamo i dati e le informazioni durante la tua navigazione sul nostro sito.

2. Dati Personali

Non raccogliamo né trattiamo dati personali degli utenti. Non utilizziamo form di contatto, registrazioni, newsletter o altre funzionalità che richiedono la fornitura di dati personali.

3. Cookie e Cache

Utilizziamo strumenti di cache per ottimizzare le prestazioni del sito. Questi strumenti possono salvare temporaneamente alcuni dati di navigazione sul tuo dispositivo, come le pagine visitate o i contenuti caricati, ma non contengono informazioni personali identificabili.

Cookie Tecnici

  • Utilizziamo cookie tecnici per migliorare la tua esperienza di navigazione. Questi cookie non richiedono il tuo consenso, poiché sono essenziali per il funzionamento del sito.

Disabilitazione dei Cookie

Puoi configurare il tuo browser per rifiutare o eliminare i cookie. Tuttavia, alcune funzionalità del sito potrebbero non funzionare correttamente.

4. Dati di Navigazione

Quando visiti il nostro sito, alcuni dati tecnici possono essere raccolti automaticamente dai server, come:
  • Indirizzo IP
  • Tipo di browser
  • Data e ora della visita
  • Pagine visitate
Questi dati sono raccolti esclusivamente per finalità di sicurezza, monitoraggio delle prestazioni del sito e prevenzione di abusi. Non vengono utilizzati per identificare l’utente.

5. Collegamenti a Siti Esterni

Il nostro sito potrebbe contenere collegamenti a siti web di terze parti. Non siamo responsabili per le pratiche di privacy o il contenuto di tali siti. Ti consigliamo di leggere le loro politiche sulla privacy.

6. Sicurezza

Adottiamo misure tecniche per garantire la sicurezza delle informazioni raccolte automaticamente, limitando al minimo i rischi di accesso non autorizzato, perdita o alterazione.

7. Modifiche alla Privacy Policy

Ci riserviamo il diritto di aggiornare questa Privacy Policy in qualsiasi momento. Ti invitiamo a controllare periodicamente questa pagina per eventuali modifiche.

8. Contatti

Per ulteriori informazioni, puoi contattarci all’indirizzo email: [info@paisemiu.it].
Save settings
Cookies settings