Se dici “DONNA” …

Porto Cesareo (Le) – Nel giorno della festa della donna, l’8 marzo, c’è chi pensa e riesce a creare eventi di spessore culturale veramente importanti. Il Salotto Letterario “Le scapigliate” di Porto Cesareo, nella splendida cornice de “Lo Scoglio”, hanno sdoganato la festa della donna da quell’àncora che la teneva arenata nell’oblio delle “strip man feste”, che con la cultura hanno poco a che fare.

La serata dal titolo: “Se dico donna, tu cosa dici?” ha tenuto gli spettatori incollati alle sedie, lasciando la sensazione che bisogna riunirsi, ascoltare, darsi al prossimo senza paura, ma soprattutto che alla domanda ‘se dico donna cosa dici’, si può semplicemente rispondere: tutto.

Durante la serata sono intervenuti importanti artisti ed intelligenze salentine.

L’evento si è aperto con la scrittrice Vittoria Coppola che, intervistata da Dalila Peluso, in tutta la sua dolcezza e pacatezza ha espresso dei concetti semplici, accarezzando l’anima dei presenti.

Subito dopo si sono esibiti in “Gli uomini cantano le donne del mondo”: Dino Alfarano voce e chitarra, Marco Calò chitarra e Giuseppe Calò percussioni, che con un medley di successi internazionali, dai Rolling Stones, agli U2, Sting e Police, hanno allietato il pubblico. La loro musica ha rivolto lo sguardo verso le donne, spesso vittime della prostituzione e dell’ignoranza collettiva, ma anche fulcro dell’amore e della vita.

Momento simpatico e, a nostro dire, altamente culturale è stata l’esibizione di Marianna Liuzzi, punto fermo del cuore del Salotto Letterario, la quale ha portato in scena “la moderna Beatrice” di Stefano Benni, dando così voce a quella donna che mai avevamo udito perché oscurata dalla luce del Sommo Poeta, Alighieri; metafora, questa, di tutto quello che le donne a volte tacciono, coperte dalla coltre indegna d’un maschilismo infame.

Poi, si è assistito all’elegante coreografia “Sogno d’anime libere” di Cristina Parente della scuola di danza ASD Emotion Dance, che insieme alle sue allieve Gloria Arnesano ed Elisa Carrino, sulle note di Ennio Morricone “Gabriel’s oboe”, ha danzato emozionando tantissimo.

Al termine, ancora musica con il cantante Alessio Greco che interpreta la Nancy di Fabrizio De Andrè.

Non poteva di certo mancare la figura pulita di una bambina, che poi sarà donna, che poi donerà vita nella vita, e così è stato; Manuela Arnesano  che ha recitato una poesia in cui esalta la figura della madre.

Poi è stata la volta della scuola di tango SalenTango, Lecce Associazione di Cultura Rioplatense, Scuola Stabile di Tango Argentino direzione artistica Sondra Pranzo, dopo aver chiacchierato con Dalila Peluso del ruolo della donna nel Tango, del gioco d’intesa che si viene a creare con il partner e della consapevolezza che si acquisisce percependo l’altro, ha regalato la performance insieme a tre dei propri tangheri.

Dulcis in fundo non poteva mancare l’esibizione di una delle artiste più promettenti cui il Salento da orgogliosamente i natali, e parliamo di Agnese Correra, regista di Porto Cesareo, la quale in modo intelligente e originale ha montato un video clip giocando in maniera arguta tra la donna bella ma oca che gli standard televisivi ci hanno abituato a vedere, intervallandola con la supremazia della figura femminile non bella ma perspicace ed ironica, che svetta nella stia del panorama televisivo e non solo, Luciana Littizzetto. A rafforzare il concetto che le donne devono essere con la D maiuscola, compaiono nel video alcune eccellenze femminili per antonomasia, Rita Levi di Montalcini, Maria Teresa di Calcutta, ed Anna Magnani.

 

A fare da sfondo alle esibizioni 4 delle stupende “donne” di Luisa Carla’, giovane pittrice Leccese (Cavallino): Marylin, Lady D, Audrei Hepburn e Kate Moss, donne stupende, ma vicine a tutte le donne comuni, con le loro debolezze e il loro coraggio

La serata si conclude così, cancellando di fatto il luogo comune che indica la festa della donna come sinonimo di ora d’aria.

Hanno tanto da dirci le donne, hanno tanto da insegnarci e tanto hanno ancora da proporre le ragazze del Salotto Letterario “Le Scapigliate”.

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Se dici “DONNA” …

Porto Cesareo (Le) – Nel giorno della festa della donna, l’8 marzo, c’è chi pensa e riesce a creare eventi di spessore culturale veramente importanti. Il Salotto Letterario “Le scapigliate” di Porto Cesareo, nella splendida cornice de “Lo Scoglio”, hanno sdoganato la festa della donna da quell’àncora che la teneva arenata nell’oblio delle “strip man feste”, che con la cultura hanno poco a che fare.

La serata dal titolo: “Se dico donna, tu cosa dici?” ha tenuto gli spettatori incollati alle sedie, lasciando la sensazione che bisogna riunirsi, ascoltare, darsi al prossimo senza paura, ma soprattutto che alla domanda ‘se dico donna cosa dici’, si può semplicemente rispondere: tutto.

Durante la serata sono intervenuti importanti artisti ed intelligenze salentine.

L’evento si è aperto con la scrittrice Vittoria Coppola che, intervistata da Dalila Peluso, in tutta la sua dolcezza e pacatezza ha espresso dei concetti semplici, accarezzando l’anima dei presenti.

Subito dopo si sono esibiti in “Gli uomini cantano le donne del mondo”: Dino Alfarano voce e chitarra, Marco Calò chitarra e Giuseppe Calò percussioni, che con un medley di successi internazionali, dai Rolling Stones, agli U2, Sting e Police, hanno allietato il pubblico. La loro musica ha rivolto lo sguardo verso le donne, spesso vittime della prostituzione e dell’ignoranza collettiva, ma anche fulcro dell’amore e della vita.

Momento simpatico e, a nostro dire, altamente culturale è stata l’esibizione di Marianna Liuzzi, punto fermo del cuore del Salotto Letterario, la quale ha portato in scena “la moderna Beatrice” di Stefano Benni, dando così voce a quella donna che mai avevamo udito perché oscurata dalla luce del Sommo Poeta, Alighieri; metafora, questa, di tutto quello che le donne a volte tacciono, coperte dalla coltre indegna d’un maschilismo infame.

Poi, si è assistito all’elegante coreografia “Sogno d’anime libere” di Cristina Parente della scuola di danza ASD Emotion Dance, che insieme alle sue allieve Gloria Arnesano ed Elisa Carrino, sulle note di Ennio Morricone “Gabriel’s oboe”, ha danzato emozionando tantissimo.

Al termine, ancora musica con il cantante Alessio Greco che interpreta la Nancy di Fabrizio De Andrè.

Non poteva di certo mancare la figura pulita di una bambina, che poi sarà donna, che poi donerà vita nella vita, e così è stato; Manuela Arnesano  che ha recitato una poesia in cui esalta la figura della madre.

Poi è stata la volta della scuola di tango SalenTango, Lecce Associazione di Cultura Rioplatense, Scuola Stabile di Tango Argentino direzione artistica Sondra Pranzo, dopo aver chiacchierato con Dalila Peluso del ruolo della donna nel Tango, del gioco d’intesa che si viene a creare con il partner e della consapevolezza che si acquisisce percependo l’altro, ha regalato la performance insieme a tre dei propri tangheri.

Dulcis in fundo non poteva mancare l’esibizione di una delle artiste più promettenti cui il Salento da orgogliosamente i natali, e parliamo di Agnese Correra, regista di Porto Cesareo, la quale in modo intelligente e originale ha montato un video clip giocando in maniera arguta tra la donna bella ma oca che gli standard televisivi ci hanno abituato a vedere, intervallandola con la supremazia della figura femminile non bella ma perspicace ed ironica, che svetta nella stia del panorama televisivo e non solo, Luciana Littizzetto. A rafforzare il concetto che le donne devono essere con la D maiuscola, compaiono nel video alcune eccellenze femminili per antonomasia, Rita Levi di Montalcini, Maria Teresa di Calcutta, ed Anna Magnani.

 

A fare da sfondo alle esibizioni 4 delle stupende “donne” di Luisa Carla’, giovane pittrice Leccese (Cavallino): Marylin, Lady D, Audrei Hepburn e Kate Moss, donne stupende, ma vicine a tutte le donne comuni, con le loro debolezze e il loro coraggio

La serata si conclude così, cancellando di fatto il luogo comune che indica la festa della donna come sinonimo di ora d’aria.

Hanno tanto da dirci le donne, hanno tanto da insegnarci e tanto hanno ancora da proporre le ragazze del Salotto Letterario “Le Scapigliate”.

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