Le meraviglie della nascita in un sogno che prende corpo nel celebre salotto di Antonio Soleti nella sua rubrica di approfondimento settimanale “Mi curo di Te”, trasmessa sulle frequenze di Radio Portalecce e Radio One.
Nella puntata del 27 maggio u.s., il programma ospita il Dott. Giuseppe Marzo, Dirigente dell’ UOC di Ginecologia e Ostetricia presso l’Ospedale “Card. Panico” di Tricase, dove il professionista, dopo aver operato a Gagliano e a Gallipoli, svolge il suo mandato di direttore da ben 5 anni. Una finestra aperta sulla vita al femminile della donna con misure di sicurezza che restituiscono vantaggi e criticità che vanno dal menarca al climaterio, ossia dal primo ciclo mestruale alla fine assoluta di esso che si configura con la menopausa.
Le domande di Soleti aprono un varco su informazioni e credenze diffuse riguardo talvolta a preconcetti difficili da estirpare poiché transgenerazionali e quindi dotati di attributi a primo impatto incontrovertibili. La prevenzione è il primo dato in cui confidare per battere sui tempi i pericoli acquisendo il beneficio del valore potenziale della cura. Si comincia dalla prevenzione primaria intorno ai 13 anni con la vaccinazione per HPV (il cosiddetto Papillomavirus) grazie a cui, a differenza di quanto avveniva 50 anni fa, ora il tumore della cervice rappresenta una tipologia rara. La prevenzione secondaria consiste nell’esame citologico per il PAP test (Test di Papanicolau, la denominazione che prende il nome dal medico che lo propose a metà Novecento) dai 25 ai 31 anni da ripetere ogni 3 anni. Invece l’HPV si ripete ogni 5 anni e copre la fascia dai 31 ai 64 anni e per entrambi si viene chiamati secondo una programmatica messa a punto dal Ministero della Salute.
Si è toccato l’argomento delle MST (Malattie sessualmente trasmissibili) relativamente a ciò è appurato che il rischio di contrarre l’AIDS è oggi assai limitato, se si teme la modalità trasfusionale, ora soggetta ad un super controllo clinico. E, nell’intenzione di favorire mentalità più aperte e sempre meno retrograde, il conduttore invita il suo ospite a relazionare riguardo alle gravidanze a rischio, risultanti avere un valore del 10%. Ancora in sede d’intervista si fa chiarezza sulle fake news secondo cui se si mangia il doppio in gravidanza si fa il bene della madre e del nascituro, teoria puntualmente contraddetta dalla casistica. Sempre nel contesto della dolce attesa è da sfatare la convinzione concernente la paura del parto, grazie a contromisure come la psicoprofilassi al parto e alla presenza oltre al team medico e la figura insostituibile dell’ostetrica, in molti casi è prevista la partecipazione all’accompagnamento empatico nel travaglio e nel follow up da parte del marito nei confronti della donna gravida.
Si delinea altresì un dato allarmante sulla denatalità focalizzando che nel 2024 i nati sono stati 370.000 in Italia in contro tendenza rispetto ai 500.000 di 8 anni fa circa. Oltre a ciò è da sottolineare che l’essere adusi alle dipendenze da fumo, alcol ecc. determina un corrispettivo negativo sulla crescita del bambino poi. Inoltre, al contrario, la troppa attenzione allo stato di salute da parte della donna incinta e il ricorso ad esami diagnostici, per esempio, rappresenta per il dottor Marzo una buona pratica. Altrettanto è auspicabile pianificare una gravidanza per una donna intorno ai 25/30 anni. Importante il quesito riguardante la pratica abortiva, essa esula dalla prassi dello specialista che precisa che l’Ente ecclesiastico per cui lavora non lo contempla, salvo però assicurare l’assistenza ad una gravidanza che si sta interrompendo per motivi che non hanno a che fare con l’intento abortistico. Peraltro in loco ridotta moltissimo l’amniocentesi e al contrario vi è la buona notizia su come si fronteggia l’endometriosi, allo stato attuale. Si può ben dire che è in totale remissione dei sintomi poiché si può contare sull’intervento chirurgico o sulla cura farmacologica a disposizione. In definitiva c’è un’accresciuta speranza nel futuro disponendo di aiuti non indifferenti come la robotica costituita dal sistema Da vinci e l’Intelligenza Artificiale che hanno a loro carico la variabile velocità nel vitale compito di integrare la diagnosi con la chirurgia senza dover rinunciare alla componente umana del maestro- medico che cura in toto.
