Il live report del DAY 4 del Salento Metal Contest 2013.

Squinzano (Le) – Venerdì di passione all’Istanbul Cafè di Squinzano (LE). Il 29 marzo 2013 è andata in scena la quarta e penultima tappa del Salento Metal Contest 2013, il concorso che vede in gara le metal band di tutta Italia, evento organizzato dalla Cold Flames sotto l’egida del C.A.I., il Consorzio Artisti Indipendenti.

Tocca a Luca Nicolì, in veste di presentatore dell’evento, aprire la serata del contest innanzi ad un pubblico numeroso.

Pronti via, iniziano i NAMELESS CRIME, band alternative thrash metal partenopea. Sono in cinque, voce, chitarra, tastiere, batteria e basso. La band è matura (ha già diversi CD alle spalle) e ha una sua precisa identità, che per lo più si rivela dai brani proposti, imbastiti in strutture progressive dalle trame oscure, rese da arrangiamenti mai banali, impreziositi dal contributo del synth. Il cantante è carismatico e lo si percepisce dalle movenze sul palco.  Intrattiene l’esigente pubblico dell’Istanbul che sembra rapito dal sound della band,  originale e mai scontato. Intelligente la scelta della cover anni 80 (We need protection), interpretata in modo personalissimo  almeno per quelli che, come noi, hanno superato i 40 anni. L’unico appunto lo dobbiamo fare all’impianto audio del locale che, per la verità, non ha agevolato l’ascolto delle composizioni. Fattore, quest’ultimo, comune per tutte le quattro band che si sono alternate sul palco.

Secondi a salire sul palco i DAEGONIAN, Symphonic Metal band da Bari. Il palco è affollatissimo perché sono addirittura in sette: due chitarre, basso, batteria, tastiere e doppia voce, maschile e femminile.

Brani epici, virtuosissimi e complessi, interpretati con apparente disinvoltura dai musicisti. Assoli all’unisono tra tastiera e chitarra, arie tra il gotico ed il sinfonico e una voce maschile in screaming sempre in perfetta intonazione che viene ulteriormente “colorata” dall’interprete femminile con i suoi potentissimi acuti di matrice operistica.

Anche l’aspetto scenico è ben curato con i lunghi vestiti neri del cantante e del chitarrista e dalla mise della cantante femminile in corpetto gothic style, stivali e lunghi capelli fluenti. Il pubblico li apprezza e li applaude segno che sono piaciuti davvero. Il chitarrista si duole in pubblico di aver perso una tracolla, ma un solerte e sensibile giurato del contest la recupera tra i divanetti dell’Istanbul e gliela rende, il tutto come in  una fiaba a lieto fine. Bravi!!!

Ora tocca ai LYKAION band Gothic thrash metal capitolina. Dopo un tribolato cambio palco, eccoli in quattro: due chitarre, di cui una alla voce, basso e batteria. Il biondo e simpaticissimo cantante incita più volte il pubblico dell’Istanbul con un romanissimo “DAJE”. Parte il pogo che vede tra i protagonisti il bassista dei Nameless Crime ed altri metallers.

La band anch’essa di lunga scuola (sono nati nel 2000) ci propone brani che, seppur potenti, trovano nella melodia del cantato, in screming vocals, la loro naturale ispirazione. Molto originali anche loro, eclettici negli arrangiamenti delle chitarre, sono difficili da catalogare nel genere di riferimento. Ci sono piaciuti particolarmente nella potente ballad  proposta che si sviluppa dapprima con arie intimiste per poi esplodere nella sua maestosità. Peccato, come detto,  per il sound dell’impianto audio che non ha reso giustizia alla band. C’è sempre da imparare dalla scuola romana.  Ottimi !!!

Ultimi, in ordine di apparizione, i BLOODY REVENGE, band nostrana, molto giovane che propone il genere metalcore.

Sono in quattro nella classica formazione batteria, basso, chitarra e voce. Potentissimi e duri come il genere richiede, ci propongono dei brani massicci, rocciosi, cantati con cattiveria estrema tra growl e streaming vocals.

La cover dei Killswith Engage è la ciliegina sulla torta, interpretata molto bene dai quattro, anche  con più cattiveria rispetto all’originale.  Il groove c’è, l’impatto sonoro pure. Avranno sicuramente tutto il tempo per stupirci ulteriormente essendo i componenti tutti molto giovani, ma se queste sono le premesse, la strada è già spianata. Complimenti!!!

Le luci del palco dell’Istanbul si spengono sul DAY 4 del Salento Metal Contest 2013. Professionale, come norma, l’organizzazione dell’evento da parte dello staff  Cold Flames, sotto l’insegna del C.A.I. (Consorzio Artisti Indipendeti).

Non ci resta che attendere la quinta e ultima tappa del contest che si terrà venerdì 5 aprile 2013, sempre presso l’Istanbul Cafè di Squinzano, con inizio alle ore 22,00 per decretare i vincitori finali del contest.

Horns Up !!!

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Il live report del DAY 4 del Salento Metal Contest 2013.

Squinzano (Le) – Venerdì di passione all’Istanbul Cafè di Squinzano (LE). Il 29 marzo 2013 è andata in scena la quarta e penultima tappa del Salento Metal Contest 2013, il concorso che vede in gara le metal band di tutta Italia, evento organizzato dalla Cold Flames sotto l’egida del C.A.I., il Consorzio Artisti Indipendenti.

Tocca a Luca Nicolì, in veste di presentatore dell’evento, aprire la serata del contest innanzi ad un pubblico numeroso.

Pronti via, iniziano i NAMELESS CRIME, band alternative thrash metal partenopea. Sono in cinque, voce, chitarra, tastiere, batteria e basso. La band è matura (ha già diversi CD alle spalle) e ha una sua precisa identità, che per lo più si rivela dai brani proposti, imbastiti in strutture progressive dalle trame oscure, rese da arrangiamenti mai banali, impreziositi dal contributo del synth. Il cantante è carismatico e lo si percepisce dalle movenze sul palco.  Intrattiene l’esigente pubblico dell’Istanbul che sembra rapito dal sound della band,  originale e mai scontato. Intelligente la scelta della cover anni 80 (We need protection), interpretata in modo personalissimo  almeno per quelli che, come noi, hanno superato i 40 anni. L’unico appunto lo dobbiamo fare all’impianto audio del locale che, per la verità, non ha agevolato l’ascolto delle composizioni. Fattore, quest’ultimo, comune per tutte le quattro band che si sono alternate sul palco.

Secondi a salire sul palco i DAEGONIAN, Symphonic Metal band da Bari. Il palco è affollatissimo perché sono addirittura in sette: due chitarre, basso, batteria, tastiere e doppia voce, maschile e femminile.

Brani epici, virtuosissimi e complessi, interpretati con apparente disinvoltura dai musicisti. Assoli all’unisono tra tastiera e chitarra, arie tra il gotico ed il sinfonico e una voce maschile in screaming sempre in perfetta intonazione che viene ulteriormente “colorata” dall’interprete femminile con i suoi potentissimi acuti di matrice operistica.

Anche l’aspetto scenico è ben curato con i lunghi vestiti neri del cantante e del chitarrista e dalla mise della cantante femminile in corpetto gothic style, stivali e lunghi capelli fluenti. Il pubblico li apprezza e li applaude segno che sono piaciuti davvero. Il chitarrista si duole in pubblico di aver perso una tracolla, ma un solerte e sensibile giurato del contest la recupera tra i divanetti dell’Istanbul e gliela rende, il tutto come in  una fiaba a lieto fine. Bravi!!!

Ora tocca ai LYKAION band Gothic thrash metal capitolina. Dopo un tribolato cambio palco, eccoli in quattro: due chitarre, di cui una alla voce, basso e batteria. Il biondo e simpaticissimo cantante incita più volte il pubblico dell’Istanbul con un romanissimo “DAJE”. Parte il pogo che vede tra i protagonisti il bassista dei Nameless Crime ed altri metallers.

La band anch’essa di lunga scuola (sono nati nel 2000) ci propone brani che, seppur potenti, trovano nella melodia del cantato, in screming vocals, la loro naturale ispirazione. Molto originali anche loro, eclettici negli arrangiamenti delle chitarre, sono difficili da catalogare nel genere di riferimento. Ci sono piaciuti particolarmente nella potente ballad  proposta che si sviluppa dapprima con arie intimiste per poi esplodere nella sua maestosità. Peccato, come detto,  per il sound dell’impianto audio che non ha reso giustizia alla band. C’è sempre da imparare dalla scuola romana.  Ottimi !!!

Ultimi, in ordine di apparizione, i BLOODY REVENGE, band nostrana, molto giovane che propone il genere metalcore.

Sono in quattro nella classica formazione batteria, basso, chitarra e voce. Potentissimi e duri come il genere richiede, ci propongono dei brani massicci, rocciosi, cantati con cattiveria estrema tra growl e streaming vocals.

La cover dei Killswith Engage è la ciliegina sulla torta, interpretata molto bene dai quattro, anche  con più cattiveria rispetto all’originale.  Il groove c’è, l’impatto sonoro pure. Avranno sicuramente tutto il tempo per stupirci ulteriormente essendo i componenti tutti molto giovani, ma se queste sono le premesse, la strada è già spianata. Complimenti!!!

Le luci del palco dell’Istanbul si spengono sul DAY 4 del Salento Metal Contest 2013. Professionale, come norma, l’organizzazione dell’evento da parte dello staff  Cold Flames, sotto l’insegna del C.A.I. (Consorzio Artisti Indipendeti).

Non ci resta che attendere la quinta e ultima tappa del contest che si terrà venerdì 5 aprile 2013, sempre presso l’Istanbul Cafè di Squinzano, con inizio alle ore 22,00 per decretare i vincitori finali del contest.

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