Dati ufficiali danno per certa l’apertura al DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) presso l’Ospedale “V. Fazzi” di Lecce, del Reparto subito funzionante di Chirurgia vascolare che sarà varato ufficialmente il 13 ottobre prossimo nell’ambito della neonata UOC dell’Azienda Ospedaliera. Parola del Direttore il prof. Enrico Maria Marone, proveniente dal San Raffaele di Milano, cittadino autoctono, già conquistato dal panorama non solo professionale ma anche umano e ambientale della città di Lecce.
Ospite, nell’inizio della 4^ stagione, della Rubrica scientifica settimanale “Mi curo di te”, ideata e condotta da Antonio Soleti, trasmessa su Radio Portalecce e Radio One. In questo servizio giornalistico Marone nella doppia veste di medico e docente presso l’Università del Salento, si racconta, evidenziando i punti sotto l’aspetto clinico e d’approccio nella materia praticata didatticamente con rigore e massima competenza.
La sua storia continua, nel febbraio 2025 sarà ordinario di cattedra c/o l’università del Salento, la sua esperienza professionale è iniziata nel nosocomio meneghino San Raffaele dove ha avuto un rapporto singolare con il fondatore Don Luigi Verzé, e ora inserito nel progetto MEDTEC che oltre all’indirizzo medico-chirurgico si avvale altresì dell’ingegneria biomedica, anello importante della catena dell’Ateneo.
La domanda sul numero chiuso in medicina, risponde ad una logica per certi versi condivisa, di pertinenza politica, secondo il suo punto di vista. Alla stessa stregua l’ambito della ricerca scientifica poco frequentato poiché mancante dei margini e delle risorse che invece il DEA investirà in tale direzione. Medico o insegnante, una preconcetta discrasia? Gli chiede Soleti se possono convivere le due figure professionali. Entrambi sì, come è beninteso nel giuramento di Ippocrate. C’è speranza in una pregevole lungimiranza nel reparto di chirurgia vascolare a giudicare altresì dal personale medico aggiunto e dal prossimo assorbimento di altrettante figure impiegate nella patologia d’urgenza in cui si presentano realtà multiproblematiche: aneurismi dell’aorta, stenosi carotidee, cardiopatie periferiche ovvero molte patologie a rischio vita. A tali categorie risultano appartenere i comportamenti tipici di fumatori, ipertesi, diabetici, per tali pazienti i medici di medicina generale potranno avanzare richiesta presso gli specialisti del settore. E per essere edotti sul possibile sbocco delle malattie uno screening vascolare stabilirà i pericoli annessi sulla base di un esame obiettivo, un’anamnesi accurata, una visita vascolare ed un ecodoppler al momento della presentazione del paziente. Per ovviare ad interventi gravi il consiglio fondamentale è sempre la qualità della vita e dell’alimentazione, favorita quest’ultima grazie anche alle opportunità che offre l’ambiente, come afferma Marone, aria pulita, cibi sani e prevenzione utile a qualsiasi età.
Una nota importante del prof. è la motivazione che lo ha condotto in Puglia, il preciso intento di scoraggiare decisamente la migrazione sanitaria avendo professionisti nella regione del Tavoliere di altissimo livello ed eccellenze di ogni tipo, non casuale la disponibilità di una sala operatoria ibrida a cui somma una particolare iniziativa di cui Marone è titolare in accordo con il CUP di Lecce, l’apertura di un ambulatorio di chirurgia vascolare dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 14, il sabato riservato alle urgenze entro 48/72 ore “vorrei inoltre ampliare l’offerta se la richiesta sarà tale”.
