Giornata mondiale contro le mine anti uomo

 Il 4 Aprile di ogni anno si rinnova la “Giornata Mondiale contro le mine anti uomo” conosciuta in tutto il mondo come “Lend your Leg”.

L’iniziativa è promossa a livello mondiale da “La Campagna Internazionale contro le mine(ICBL)” e l’Agenzia delle Nazioni Unite per la Mine Action (UNMAS), che  hanno creduto nell’associazione colombiana Arcangeles “Lend your leg” che già in  piu di 75 paesi ha  raccolto consensi e adesioni alla causa negli scorsi anni.

In Italia tra le città che aderiscono all’iniziativa ci sono  Torino, Roma, Milano

Le mine anti uomo sono state costruite anche in Italia fino ai primi anni Novanta, in modo particolare per mezzo dell’industria “Oto Melara”.

L’Italia è stato  uno dei principali Paesi produttori di mine terrestri e anti-uomo. La produzione in Italia, è stata proibita, a partire dal 1997. Successivamente il nostro Paese ha aderito e firmato il trattato di Ottawa ( del 2/12/97), dove veniva fissato che ogni stato si impegnava a  :

1. impedire ogni produzione, uso, stoccaggio ed esportazione di mine antipersona;
2. distruggere entro quattro anni tutte le mine antipersona esistenti nei rispettivi arsenali;
3. bonificare le aree minate nel proprio territorio entro 10 anni;
4. fornire assistenza tecnica e finanziaria per le operazioni di sminamento e l’assistenza alle vittime.

Purtroppo ci furono degli assenti: Stati Uniti, Cina, Russia, Turchia, Egitto, Cuba, Israele, e Finlandia (Unico Stato dell’Unione Europea).

Nel gennaio 2003 l’Italia ha annunciato, come previsto dalla Convenzione di Ottawa, di aver ultimato la distruzione delle scorte delle mine antiuomo.

E’ difficile pensarlo ma ogni 20 minuti in qualche parte del mondo un essere umano salta su una mina, le mine antiuomo hanno causato 5.197 morti nel 2011, un terzo dei quali bambini.

Il tipo più semplice di mina antiuomo è progettato per detonare su pressione, e danneggiare o uccidere un uomo attraverso la semplice onda d’urto dell’esplosione. L’onda d’urto applica una forte pressione verso l’alto che danneggerà in modo più o meno grave (in funzione della potenza dell’esplosivo e del tipo di terreno in cui la mina è sepolta) le ossa e i tessuti dei piedi e delle gambe della vittima. A questo danno principale si aggiungeranno quelli secondari provocati dal terreno e dai sassi scagliati verso l’alto dall’esplosione. La mutilazione, con perdita del piede o addirittura di entrambi gli arti, è uno dei danni più frequenti con questo tipo di mina. 

{loadposition addthis}

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Giornata mondiale contro le mine anti uomo

 Il 4 Aprile di ogni anno si rinnova la “Giornata Mondiale contro le mine anti uomo” conosciuta in tutto il mondo come “Lend your Leg”.

L’iniziativa è promossa a livello mondiale da “La Campagna Internazionale contro le mine(ICBL)” e l’Agenzia delle Nazioni Unite per la Mine Action (UNMAS), che  hanno creduto nell’associazione colombiana Arcangeles “Lend your leg” che già in  piu di 75 paesi ha  raccolto consensi e adesioni alla causa negli scorsi anni.

In Italia tra le città che aderiscono all’iniziativa ci sono  Torino, Roma, Milano

Le mine anti uomo sono state costruite anche in Italia fino ai primi anni Novanta, in modo particolare per mezzo dell’industria “Oto Melara”.

L’Italia è stato  uno dei principali Paesi produttori di mine terrestri e anti-uomo. La produzione in Italia, è stata proibita, a partire dal 1997. Successivamente il nostro Paese ha aderito e firmato il trattato di Ottawa ( del 2/12/97), dove veniva fissato che ogni stato si impegnava a  :

1. impedire ogni produzione, uso, stoccaggio ed esportazione di mine antipersona;
2. distruggere entro quattro anni tutte le mine antipersona esistenti nei rispettivi arsenali;
3. bonificare le aree minate nel proprio territorio entro 10 anni;
4. fornire assistenza tecnica e finanziaria per le operazioni di sminamento e l’assistenza alle vittime.

Purtroppo ci furono degli assenti: Stati Uniti, Cina, Russia, Turchia, Egitto, Cuba, Israele, e Finlandia (Unico Stato dell’Unione Europea).

Nel gennaio 2003 l’Italia ha annunciato, come previsto dalla Convenzione di Ottawa, di aver ultimato la distruzione delle scorte delle mine antiuomo.

E’ difficile pensarlo ma ogni 20 minuti in qualche parte del mondo un essere umano salta su una mina, le mine antiuomo hanno causato 5.197 morti nel 2011, un terzo dei quali bambini.

Il tipo più semplice di mina antiuomo è progettato per detonare su pressione, e danneggiare o uccidere un uomo attraverso la semplice onda d’urto dell’esplosione. L’onda d’urto applica una forte pressione verso l’alto che danneggerà in modo più o meno grave (in funzione della potenza dell’esplosivo e del tipo di terreno in cui la mina è sepolta) le ossa e i tessuti dei piedi e delle gambe della vittima. A questo danno principale si aggiungeranno quelli secondari provocati dal terreno e dai sassi scagliati verso l’alto dall’esplosione. La mutilazione, con perdita del piede o addirittura di entrambi gli arti, è uno dei danni più frequenti con questo tipo di mina. 

{loadposition addthis}

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo cookie tecnici per garantire il corretto funzionamento del sito e migliorare la tua esperienza di navigazione. Non utilizziamo cookie per la profilazione o per raccogliere dati personali. Proseguendo nella navigazione, accetti l'uso di questi cookie. View more
Cookies settings
Accetta
Privacy & Cookie policy
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active

Privacy Policy

1. Introduzione

Benvenuto nel nostro sito web. La tua privacy è importante per noi. Questa Privacy Policy descrive come gestiamo i dati e le informazioni durante la tua navigazione sul nostro sito.

2. Dati Personali

Non raccogliamo né trattiamo dati personali degli utenti. Non utilizziamo form di contatto, registrazioni, newsletter o altre funzionalità che richiedono la fornitura di dati personali.

3. Cookie e Cache

Utilizziamo strumenti di cache per ottimizzare le prestazioni del sito. Questi strumenti possono salvare temporaneamente alcuni dati di navigazione sul tuo dispositivo, come le pagine visitate o i contenuti caricati, ma non contengono informazioni personali identificabili.

Cookie Tecnici

  • Utilizziamo cookie tecnici per migliorare la tua esperienza di navigazione. Questi cookie non richiedono il tuo consenso, poiché sono essenziali per il funzionamento del sito.

Disabilitazione dei Cookie

Puoi configurare il tuo browser per rifiutare o eliminare i cookie. Tuttavia, alcune funzionalità del sito potrebbero non funzionare correttamente.

4. Dati di Navigazione

Quando visiti il nostro sito, alcuni dati tecnici possono essere raccolti automaticamente dai server, come:
  • Indirizzo IP
  • Tipo di browser
  • Data e ora della visita
  • Pagine visitate
Questi dati sono raccolti esclusivamente per finalità di sicurezza, monitoraggio delle prestazioni del sito e prevenzione di abusi. Non vengono utilizzati per identificare l’utente.

5. Collegamenti a Siti Esterni

Il nostro sito potrebbe contenere collegamenti a siti web di terze parti. Non siamo responsabili per le pratiche di privacy o il contenuto di tali siti. Ti consigliamo di leggere le loro politiche sulla privacy.

6. Sicurezza

Adottiamo misure tecniche per garantire la sicurezza delle informazioni raccolte automaticamente, limitando al minimo i rischi di accesso non autorizzato, perdita o alterazione.

7. Modifiche alla Privacy Policy

Ci riserviamo il diritto di aggiornare questa Privacy Policy in qualsiasi momento. Ti invitiamo a controllare periodicamente questa pagina per eventuali modifiche.

8. Contatti

Per ulteriori informazioni, puoi contattarci all’indirizzo email: [info@paisemiu.it].
Save settings
Cookies settings