
Nel rendere noto l’avvenimento, il Dg Rollo tiene a precisare che: «Le procedure di reclutamento seguono iter complessi che non sono riferibili alla singola volontà, fosse anche quella del Direttore generale. Tutte le procedure sin qui seguite sono state guidate da questo principio e quindi da norme o indicazioni nazionali o regionali che rendono oggettivo l’iter. Ogni contenzioso è poi risolto tempestivamente e con equilibrio dall’Autorità giudiziaria.
Certamente continueremo a seguire questa strada, nella consapevolezza che i diritti dei singoli sono tutelati solo se inquadrati in normative e indicazioni che danno a tutti le stesse possibilità, senza corsie preferenziali per nessuno. L’esigenza di un posto di lavoro è comprensibile, in particolare in questo momento e pertanto è sempre stata assicurata la massima attenzione in vicende che coinvolgono persone in carne e ossa con loro le famiglie.
Un problema a due facce, però, perché l’altro tasto dolente riguarda la sicurezza personale del Direttore Rollo e di quella della sua famiglia. Sul punto il DG è netto: «Per quanto riguarda la mia sicurezza personale e quella della mia famiglia ci sentiamo ampiamente tutelati dalla pronta risposta delle Forze dell’Ordine e della Prefettura. Le indagini scattate nell’immediatezza dei fatti ci rassicurano».