Bari, ladri restituiscono auto rubata: “Anche noi abbiamo un cuore”

Bari – Prima le rubano l’auto, poi scoprono che è malata e, mossi dalla compassione, decidono di restituirla. La strana vicenda è accaduta  a Bari, dove il 13 Gennaio, l’auto di Maria Elena Barile, 56enne affetta da sclerosi multipla, è stata rubata dal parcheggio dell’area mercatale adiacente all’ospedale “Di Venere” a Carbonara.
Non era un’auto come le altre, ma un’auto “speciale”, un Fiat Doblò attrezzato con carrozzina e pedana per il trasporto disabili.
É stata la figlia Rita a lanciare un appello su Facebook chiedendo ai ladri di “mettersi una mano sul cuore” e restituire l’auto, l’unico mezzo che permetteva alla madre di essere autonoma e che le concedeva un briciolo di libertà.
L’appello ha ricevuto centinaia di like e condivisioni,  diventando virale fino a giungere agli stessi ladri i quali, spinti dalla propria umanità e dal rimorso, hanno restituito l’auto, lasciandola davanti al cancello di una villa a Valenzano, insieme a un singolare biglietto di scuse, ritrovato sul sedile: “Anche noi abbiamo un cuore. Scusateci, non sapevamo della vostra patologia. Scusateci ancora… I ladri”. 

A dare notizia del ritrovamento della vettura è stata, ancora una volta, la figlia della donna, affermando di essere grata ai malviventi, ma comunque amareggiata.

Non sono mancati i ringraziamenti alla comunità di Facebook per il sostegno e la solidarietà mostrati “Averla ritrovata rappresenta un segno di speranza, quel briciolo di fiducia per il genere umano che non dovrebbe abbandonarci mai” scrive Rita.

Maria Elena ora sta meglio, pur non avendo trascorso giorni facili. Ammette di essersi meravigliata, nessuno pensava che avrebbe potuto ritrovare la sua auto. Dice di aver perdonato i ladri, poiché crede fortemente nella redenzione. Non porta rancore, ma spera che non abbiano agito spinti solo dalla compassione nei suoi confronti e che abbiano capito la gravità del gesto, da non ripetere nei confronti di nessun altro.

Per restituire l’affetto ricevuto in questi ultimi giorni, Maria Elena e la sua famiglia hanno avviato una raccolta fondi, pensata per aiutare tutti i disabili che non possono usufruire del servizio pubblico e che non possono permettersi “auto speciali”. Si punta a ottenere una vettura a noleggio gratuito da mettere a disposizione di un’associazione che assiste le persone invalide, per regalare a chi vive quotidianamente le difficoltà della disabilità, un pizzico di libertà e indipendenza. La campagna ha ottenuto immediatamente un riscontro positivo, basti pensare che, in meno di 24 ore sono stati raccolti 800 euro sul portale di GoFoundme.

È una vicenda conclusasi con un lieto fine che porta una ventata di aria fresca. Non capita tutti i giorni di trovare dei ladri che restituiscono la refurtiva. Magari era la loro unica possibilità, poiché la storia era diventata virale e chiunque avrebbe riconosciuto la vettura, magari hanno agito solo per pietà e chissà se qualcun altro, al posto di Maria Elena, sarebbe stato così indulgente e comprensivo. É una storia che ci porta a credere che forse, in una società in cui l’egoismo e l’indifferenza sembrano spadroneggiare, avere un cuore ed essere solidali ha ancora la sua importanza.

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