Lecce – Si è concluso con successo il secondo appuntamento di Piano city con il concerto tanto atteso di Malika Ayane. Lo scenario di pietra del Rettorato di Lecce, in una tiepida notte di fine estate, ci ha regalato un’atmosfera intima in cui la musica, ha trovato facile approdo.
Solo un pianoforte ed una voce dalla timbrica inconfondibile ha invaso lo spazio, ha contaminato il silenzio intorno. La musica, nuda, come la sua voce, senza effetti sonori, ma pura, essenziale come ha dichiarato al microfono Malika Ayane.
L’artista dalla voce seducente ci invita al viaggio. Segue una mappa, un’idea e va alla ricerca dei suoni, alla cura delle parole, alla scelta dei testi che sanno scavare con semplicità nei sentimenti. Si apprezza la sua ironia, puntuale, diretta al pubblico che, fedele, non ha lesinato echi ed applausi a scena aperta. Pop d’autore per non dimenticare la bellezza, per soccorrere questi tempi bui in cui la produzione musicale è in sofferenza e il consumismo sembra scardinare le fondamenta della grande tradizione musicale italiana.
Tanti applausi da restituire a chi, ha saputo condurre in maniera impeccabile, il faticoso impegno del “dietro le quinte” l’associazione PianoCity, presieduta da Silvano Gallo, la direzione organizzativa affidata a Giacomo Fronzi, Valeria Fasiello, Alessandra Gallo e Milena Calogiuri.
Si conferma il valore della direzione artistica di Andrea Mariano che nell’edizione 2025 é stato affiancato dalla grande pianista Gloria Campaner.
Si torna a parlare di musica, a inseguire gli ultimi concerti di PianoCity prima di ritrovarsi ancora una volta questa sera sul palco del Rettorato per il gran finale con il concerto J.S. Bach per 3 e 4 pianoforti, nel rispetto della più autentica tradizione classica.